Palermo, operazione anti doping dei Nas: i body builder usavano anche farmaci per cani e gatti la Repubblica
Già da praticante, del resto, era solito impartire utili consigli ai suoi più giovani avversari. Anche nel lancio del disco ha avuto drammatica incidenza il problema del doping. Scontata la squalifica, nel 1983 Plucknett lanciò a 71,32 m, ma pochi giorni prima il mondiale ufficiale era salito a 71,86 m per opera del russo Yuri Dumchev. In Italia il primato nazionale di Consolini fu superato nel 1967 da Silvano Simeon in una riunione di primavera a Milano con 59,96 m.
- L’Assemblea nazionale ha ovviamente il potere legislativo, ma le linee operative seguono la volontà del presidente.
- Chiunque ami le Arti Marziali Miste / MMA in italia arriva prima o poi su g-italia, come viene affettuasamente chiamato dai lettori.
- In un caso, per raggiungere l’aumento della massa muscolare nel minor tempo possibile, è stato accertato l’utilizzo, da parte di un atleta, del medicinale veterinario Stargate, un farmaco a base di stanozololo normalmente utilizzato per il potenziamento muscolare e scheletrico di cani e gatti.
- Il cancelliere, anche quando ottiene il mandato dopo estenuanti trattative e compromessi fra diverse forze politiche, sa che può lavorare almeno per una legislatura, grazie alla valvola di sicurezza della «sfiducia costruttiva», ossia non va a casa se non c’è una maggioranza che lo sostituisca.
19 FEBBRAIO – Elisabetta Preziosa, olimpica a Londra 2012, lascia ufficialmente la ginnastica artistica. 16 FEBBRAIO – Viene dato l’annuncio che a breve sarà messa in onda la quarta stagione di Ginnaste Vite Parallele, il docu reality che ha rivoluzionato l’artistica italiana. L’elicriso vive in luoghi aridi, sportchaussures.info pietrosi o sabbiosi, sempre molto soleggiati, soprattutto nell’orizzonte mediterraneo (appunto nella macchia e nella gariga) ma anche in quello submontano. Altre specie affini, ma forse con aroma meno intenso, sono ad esempio Helichrysum arenarium, Helichrysum saxatile, Helichrysum stoechas (o stecade).
Considerando la forma grave che aveva sviluppato della malattia, Michael Goldsmith sembrava uno dei casi fortunati, perché è sopravvissuto. I casi di perdita di olfatto causata da infezione virale esistevano anche prima del COVID-19, ma la percentuale di persone affette da disfunzione o perdita olfattiva è molto più alta con questo virus rispetto ad altri tipi di infezioni, affermano gli esperti. Quando chi è stato contagiato con il COVID-19 perde l’olfatto – una condizione chiamata anosmia – lo perde su tutti i livelli, non in relazione a un solo tipo di odori. “C’è indubbiamente un carico virale negli occhi che provoca dei sintomi, ma ciò non significa che causi necessariamente patologie oculari di lunga durata”, afferma il coautore dello studio Shahzad I. Mian, professore di Oftalmologia e Scienze della vista presso la Facoltà di Medicina dell’Università del Michigan.
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In Italia gli ultimi decenni del Novecento sono stati dominati dalla romana Cinzia Petrucci con 18,74 m nel 1980, e dall’attuale primatista Mara Rosolen, trevigiana, con 18,81 m nel 2000. Poi si è messa in luce la napoletana Assunta Legnante, che nel 2002 ha raggiunto i 18,23 m all’aperto dopo aver fatto intravedere potenzialità notevoli con 19,20 m al coperto. Nel 2003 questa atleta ha elevato a 18,43 m il suo primato personale all’aperto e si è classificata ottava ai Campionati Mondiali con 18,28 m. Atleta meno brillante ma incisiva nella caccia al record fu la cecoslovacca Helena Fibingerová, che arrivò ai 22,32 m nel e fece ancor meglio al coperto (22,50 m nello stesso anno).
Nei successivi dieci anni Stati Uniti ed Europa lottarono con alterne vicende per la supremazia in campo mondiale. A dare un nuovo impulso pensò Jack Torrance, un americano del Sud, chiamato ‘Elephant Baby’ per le sue dimensioni imponenti (altezza 1,90, peso 138 kg), che ebbe il suo anno migliore nel 1934. Dopo aver portato il record mondiale a 16,89 m durante i campionati americani, venne in Europa e a Oslo fece sensazione lanciando a 17,40 m, misura record rimasta a lungo irraggiungibile. Torrance nei due anni successivi ebbe un calo impressionante, forse perché si dedicava anche al pugilato, tanto che ai Giochi Olimpici del 1936 a Berlino dovette accontentarsi del quinto posto con un modesto 15,38 m.
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“Era una nuova generazione, un nuovo decennio”, disse più tardi a Rolling Stone Rob Halford. “A un tratto tutti guardavano in direzione di questo genere e dicevano ‘sì, questo è esattamente ciò che voglio perché mi ci posso relazionare. Quell’amore può essere tinto di sadomasochismo (“Pain and Pleasure”) o descritto in termini di sacrificio umano (“Devil’s Child”), ma la musica in Screaming for Vengeance, che inizia con l’uno-due di “The Hellion” ed “Electric Eye”, viene dal cuore.
Per questo, quando dovevamo stilare questa classifica, noi di Rolling Stone ci siamo dati delle regole ben precise. Le band metal non erano le prime a incorporare nella musica un immaginario così oscuro – ci avevano provato anche Wagner e bluesmen come Robert Johnson -, ma è con il metal che questa idea ha trovato la sua collocazione definitiva. Può essere virtuoso o primitivo, ma è sempre suonato a un volume esagerato. Questo, insieme allo stile di queste band (i vestiti neri, le maschere, le scritte), ha trasformato il genere in un vero e proprio movimento culturale.
MAGGIO
In Italia il primato nazionale è stato migliorato a più riprese dal ferrarese Marco Bucci che è giunto fino a 66,96 m nel 1984, e dal romano Marco Martino, attuale detentore con 67,62 m nel 1989, progressi che tuttavia non hanno tenuto il passo con l’evolversi della situazione mondiale. Sul finire del secolo il miglior discobolo è stato, con il risultato di 64,69 m ottenuto nel 2000, Diego Fortuna, allenato da Silvano Simeon. Suo rivale è Cristiano Andrei (nipote di Alessandro, campione olimpico del peso nel 1984), che nel 2002 ha lanciato a 64,11 m e nel 2003 a 64,49. La più sorprendente delle vittorie olimpiche di Oerter fu forse quella di Tokyo nel 1964.
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Si sta sperimentando da pochi mesi l’applicazione del Laser a Femtosecondi, attualmente molto in uso nella chirurgia refrattiva, per eseguire capsuloressi precise e una frammentazione laser della cataratta che non preveda l’uso di ultrasuoni al fine di limitare al massimo la larghezza delle incisioni e ovviamente le complicanze. La vera svolta avverrà se si realizzerà il sogno del padre di questa chirurgia, il prof. Kelman, e cioè quello di sostituire il contenuto del cristallino “catarattoso” con una sostanza di pari elasticità e pari trasparenza che rispetti la funzione principe del cristallino, l’accomodazione. In mani esperte l’intervento di cataratta ha una durata variabile dai cinque ai dieci minuti e assicura un recupero funzionale abbastanza rapido ma è non scevro da complicanze intra o postoperatorie.
Ma il primo e a tutt’oggi unico lancio superiore ai 100 m non fu suo bensì di un giovane gigante (1,98 m per 112 kg) della RDT, Uwe Hohn, che nel 1981, all’età di 19 anni, era stato capace di 85,56 m vincendo il titolo europeo juniores, e un anno dopo aveva conquistato ad Atene il titolo continentale seniores con 91,34 m. Hohn, che era allenato da Wolfgang Skibba, un ex-lanciatore di martello, ebbe il suo anno migliore nel 1984. Non potendo partecipare ai Giochi Olimpici di Los Angeles per l’annosa questione dei boicottaggi politici, in maggio lanciò a 99,52 m, avvicinando il record di Petranoff.
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Al suo nono incontro in UFC Vettori si consacra come uno dei pesi medi più forti del mondo quando batte Jack Hermansson per decisione unanime al termine di un match bellissimo, premiato come “Fight of the Night”. Il successo proietta Vettori nella Top 5 della categoria, ed è dunque il primo italiano di sempre ad entrare in Top 5 e il primo nostro connazionale a prendere parte ad un main event in UFC. Il lancio del giavellotto femminile fu introdotto in Europa negli anni Venti. Con l’attrezzo di 600 g tuttora in uso il primo mondiale riconosciuto dalla FSFI fu di una cecoslovacca, Bozena Srámková, con 25,01 m nel 1922.